In un mix sorprendente di luoghi, esperienze, location e storie, le Terre di Pisa sono oggi una zona perfetta per ospitare matrimoni italiani e stranieri.
Ecco il perché e come è andata la tre giorni alla scoperta di questo angolo di Toscana, organizzata da Tuscany for Weddings (in copertina foto via Tuscany for Weddings).
Luoghi fatti di una bellezza che entra nel cuore. Donne e uomini che, ogni giorno, traghettano le tradizioni di ieri alle necessità di oggi. Storie e leggende che si rincorrono e mescolano, in un susseguirsi di spazi vocati all’accoglienza e pronti a regalare esperienze.
Pisa e le sue terre sono così. Sorprendenti.
Terre di Pisa, un territorio che parla la lingua del “Wedding”
Così come sorprendente è l’offerta destinata al segmento del Wedding di questo territorio ancora tutto da scoprire e al centro di una tre giorni organizzata da Tuscany for Weddings – divisione del Destination Florence Convention & Visitors Bureau – in collaborazione con Toscana Promozione Turistica e Terre di Pisa.
Tre giorni pieni zeppi di visite, escursioni, incontri ed esperienze per conoscere tutte le potenzialità di questo territorio come Wedding Destination.
“La Toscana è la Wedding Destination ideale perché è un territorio unico al mondo per arte, storia, cultura, tradizioni ed enogastronomia, che vanta la più alta concentrazione al mondo di siti Patrimonio dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco”, dichiarano da Tuscany for Weddings.
Non solo. “La regione ospita numerose location diverse per realizzare ogni tipologia di cerimonie, celebrazioni ed eventi privati, dai riti civili e religiosi a quelli simbolici e LGBTQ+”.
Ed in numeri, nonostante siano in calo a causa della pandemia, parlano comunque chiaro: secondo una recente indagine del Centro Studi Turistici di Firenze, si stima che in Toscana nel 2021 sono stati celebrati 1.248 matrimoni di coppie straniere, con oltre 222.550 presenze turistiche legate alla celebrazione di matrimoni e per un fatturato complessivo del settore di circa 66 milioni di euro”.
“Si prevede una nuova ondata di matrimoni”, aggiungono da Tuscany for Weddings. “Per il 65,5% degli intervistati nei prossimi mesi è atteso un trend in aumento”, con un incremento “stimato pari al 56%”.
Non solo stranieri, però. Nel 2021, sono 631 i matrimoni in Toscana di coppie italiane residenti in altre regioni; di questi, 21 sono Unioni Civili tra persone dello stesso sesso.
Rispetto al tipo di celebrazione, il rito civile è quello più richiesto (40,6%), seguito dal rito religioso (34,1%) e infine da quello simbolico (25,3%).
Toscana Wedding Destination, culla dell’arte dei matrimoni
“Il progetto per il prodotto Wedding – concludono da Tuscany for Weddings – nasce da una attenta mappatura dei servizi offerti dai territori, un’attività di analisi e di ricerca che ha permesso di individuare oltre 1.200 spazi pubblici e privati autorizzati alla celebrazione di matrimoni e unioni civili, e al coinvolgimento dei principali operatori del settore (wedding planners, catering, servizi per matrimoni, ndr)”.
Ed ecco spiegato il perché di questa tre giorni alla volta di Pisa e dei comuni nei suoi dintorni.
A condurci, con il fare istrionico di chi è devoto alla sua terra ed è anche un abile protagonista di palcoscenici, Alessandro Bargagna che per mestiere fa la guida turistica.
Con la sua associazione culturale City Grand Tour organizza itinerari (anche alternativi, come quelli teatralizzati!) alla scoperta di Pisa e dei centri nelle sue vicinanze. Non a caso, la sua frase mantra è quella di Novecento: “Non sei finito, finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”:
DOVE SIAMO STATI
- Domus Comeliana
- Bagni di Pisa
- Borgo Colleoli
- San Miniato e la caccia al tartufo
- Montefoscoli e la sua cucina
- Triangolo Verde
- Peccioli
- Le Palaie
- Villa Scorzi
Tra Pisa e Borgo Colleoli, tutte le sfumature del territorio
Il primo giorno è stato come essere sopraffatti prima e abbracciati poi da tutto il caleidoscopio di colori e sfumature che Pisa e le sue terre possono offrire.
Il Lungarno; le sale affrescate di Palazzo Gambacorti, sede del Comune e oggi anche location per la celebrazione di matrimoni con rito civile; i portici e le viuzze della città vecchia; e infine lei, piazza dei Miracoli, con il suo concentrato di arte che non potrà mai passare di moda.
Domus Comeliana
Quasi sottovoce, proprio a due passi dalla Torre pendente, si aprono le porte di uno scrigno di bellezza custodito con cura e preservato dal mainstream: la Domus Comeliana.
Dimora storica immersa nel verde dei suoi giardini all’italiana, è appartenuta al professor Marcello Comel, direttore della Clinica dermatologica dell’Università di Pisa. Uomo di profonda conoscenza, fu mecenate di artisti e letterati a cui diede lì ospitalità.
Oggi la Domus Comeliana è sede della Institutio Santoriana-Fondazione Comel, che ha come mission quella di promuovere “lo studio, l’istruzione e l’attività scientifica, artistica e letteraria, nonché la divulgazione nel campo delle scienze e conoscenze che si occupano della salute”.
Ma è anche una location perfetta per eventi e matrimoni. Con i suoi spazi interni ed esterni in continuo dialogo, offre una veduta decisamente unica sulla piazza del Duomo: dal suo camminamento panoramico, infatti, è possibile osservare la Torre di Pisa in tutta la sua imponenza, incorniciata tra i salici tipici della vegetazione toscana.
Ed è proprio questo aspetto ad essere un valore aggiunto. Un plus che vale il viaggio, letteralmente.
Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa
La storia pisana, però, passa per un luogo che offre una sguardo e un’esperienza completamente diversi, ma altrettanto affascinanti: i Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa.
Storica residenza termale del Granduca di Toscana, da cui sono passati personaggi del calibro di Byron e Mary Shelley, oggi è un hotel a 5 stelle in cui ogni stanza riluce per i suoi affreschi unici e che ha come fiore all’occhiello la sua Spa termale.
Con una vista sui colli pisani e sul parco di ulivi, Bagni di Pisa Palace & Thermal Spa è anche una location per matrimoni indimenticabile.
Le sale interne, importanti, possono accogliere le celebrazioni civili come pranzi e cene di nozze; gli spazi esterni, a partire dalla splendida terrazza “Corte Byron”, sono perfetti per party e festeggiamenti en plein air in cui la natura è protagonista assoluta. Spazi, questi, tutti interamente personalizzabili.
La Spa termale dei Bagni di Pisa è un viaggio nel viaggio.
Da sfruttare per il primo giorno da “marito e moglie” oppure come esperienza da condividere con un pugno di ospiti il giorno dopo le nozze, o ancora per un addio al nubilato, muoversi tra letti di sale, bagni al vino e massaggi professionali è un perdersi per ritrovarsi nel relax di lusso.
Borgo Colleoli
Piazza dei miracoli, le terme e poi la natura nella sua purezza. La natura di Borgo Colleoli.
La tenuta, che sorge sopra un colle di tufo ed è immersa tra gli oliveti, è oggi una dimora di charme con una villa padronale centrale e una serie di appartamenti dislocati tra quelli che un tempo erano i locali della fattoria, del granaio e di un’officina.
La bellezza del borgo sta tutta nel suo incessante succedersi di spazi esterni che sono ora un tuffo nel passato, ora una veduta sconfinata sull’orizzonte, ora una passeggiata lungo piscine che si aprono alla vista come fossero una sorpresa.
E serve davvero poca immaginazione per capire che anche Borgo Colleoli è una location vocata ai matrimoni per Dna: dalla celebrazione, religiosa o civile, ai festeggiamenti, non c’è angolo di questo Borgo che non possa essere trasformato in un momento, in un’esperienza.
Di particolare rilievo la terrazza, dove ospitare un cocktail di benvenuto per gli ospiti o organizzare una pizzata la sera prima del matrimonio. E poi, la cucina di Borgo Colleoli: lo chef Maurizio Valentini si muove con maestria tra piatti gourmet e prodotti squisitamente del territorio, regalando esperienze di gusto ai suoi commensali.
San Miniato, il tartufo e la cucina della tradizione toscana
Il secondo giorno alla scoperta delle Terre di Pisa è stato nel segno delle esperienze. Indimenticabili.
Prima tappa è stata la visita a San Miniato, comune medievale che sorge lungo la via Francigena e nel cuore della valle dell’Arno. È conosciuto anche come “Città delle venti miglia” per via della sua posizione centralissima, ad un passo da Pisa, Firenze, Lucca, Siena e Pistoia.
Bella da mozzare il fiato è la Sala delle Sette Virtù all’interno del Palazzo comunale: qui è possibile sposarsi, infatti, circondati – letteralmente – dagli affreschi con rappresentazioni sacre e civili realizzati tra fine Trecento e Cinquecento.
Tra le rappresentazioni di stemmi e insegne araldiche volute dalle più importanti famiglie cittadine, spicca però la Vergine che allatta il bambino circondata dalle Virtù teologali e cardinali: cautela, giustizia, temperanza, fortezza, fede, speranza e carità.
Truffle in Tuscany, tutti a caccia di tartufi
Il comune di San Miniato è famoso, oltre che per la sua storia, per i suoi tartufi bianchi. E così, ecco la prima esperienza di questa tre giorni.
Accompagnati da Mela e dal suo inseparabile padrone Massimo, tartufaio di terza generazione – anima di “Truffle in Tuscany” insieme al padre e alla sorella – , siamo andati a caccia di tartufi.
Un momento immersivo e totalizzante, oltre che divertente, tra i boschi che circondano San Miniato. Una passeggiata educativa, all’insegna anche dell’ecosostenibilità e di metodi per ridurre l’impatto dell’uomo sull’ambiente.
Dal produttore al consumatore, poi, è stato un attimo! Dopo aver collezionato – grazie all’ottimo fiuto di Mela – 3 tartufi neri ed 1 bianco, Massimo, sua sorella Letizia e il padre Salvatore ci hanno accolti ed ospitati nella loro casa per una cooking class a tema, seguita da un pranzo tutto a base di Cibo degli dei.
Il lettore più curioso potrebbe chiedersi, adesso, come fanno rima matrimoni e tartufi? È più facile del previsto.
La caccia al tartufo, la lezione di cucina e il pranzo a base di tartufo (che la famiglia Truffle in Tuscany organizza per professione) sono un’esperienza da vivere e condividere con i propri ospiti.
In un momento storico in cui il matrimonio è sempre più considerato un’esperienza, un’occasione per offrire a parenti e amici momenti da ricordare e non più pranzi e cene interminabili, la scoperta del territorio e delle sue tipicità rappresenta un ricordo destinato a durare per sempre. Proprio come il Sì.
A lezione di cucina (tradizionale toscana) con Arianna & Friends
E a proposito di esperienze che diventano ricordi da fissare nel tempo, l’altra attività a cui hanno pensato per noi Tuscany for Weddings e Toscana Promozione Turistica, in collaborazione con Terre di Pisa, è stato il corso di cucina tipica toscana; seguito dalla sua cena con le pietanze preparate durante le ore di cooking class.
A dirigere l’orchestra – cioè noi giornalisti e blogger, con tanto di grembiuli! – è stata la dirompente e preparatissima Arianna di Arianna & Friends, tour operator specializzato in vacanze esperienziali in Toscana, con particolare attenzione verso l’enogastronomia.
Accanto a lei, Paola, che a Montefoscoli ci vive e che soprattutto ci ha aperto gli spazi della sua cucina. Un luogo fuori dal tempo, che è stato un salto nel passato più autentico.
Pasta al ragù bianco, braciole rifatte al pomodoro e una squisita torta al cioccolato e pere: tra aneddoti, cenni storici e assaggi non proprio nascosti, è stato tutto un tripudio di sapori e di odori. Anche questi indimenticabili.
La cooking class con Arianna & Friends è stata anticipata, però, dalla scoperta del Tempio di Minerva Medica.
Un edificio situato su un colle all’interno di un piccolo boschetto di lecci nei pressi del paese di Montefoscoli, eretto intorno al 1822 per volontà di Andrea Vaccà Berlinghieri, medico e luminare dell’Università di Pisa.
Se in origine fu un monumento alla memoria del padre Francesco, anch’egli medico, oggi è una particolarissima location in cui celebrare matrimoni con rito civile.
Una discarica che è un luogo d’arte e poi la sorprendente Villa Scorzi
Il terzo e ultimo giorno del press tour non è stato meno sorprendente dei due che l’hanno preceduto.
Il Triangolo Verde
A Legoli, frazione del comune di Peccioli, in provincia di Pisa, c’è un posto che nessuno si aspetterebbe mai, ma che lascia a bocca aperta: il Triangolo Verde.
È una discarica, ma della discarica non ha né la forma né i rumori né gli odori. Anzi.
Grazie alla lungimirante visione della Belvedere Spa, questo impianto di smaltimento rifiuti oggi è diventato un vero e proprio museo all’aperto, con tanto di installazioni artistiche ed anfiteatro.
A catturare l’attenzione sono i Giganti dell’installazione artistica “Presenze”: opera di Naturaliter, consiste in gigantesche figure umane che evocano la rinascita a nuova vita là dove quotidianamente ha luogo la distruzione espressa per antonomasia dal rifiuto.
E ancora, l’Anfiteatro Triangolo Verde che ogni anno ospita rassegne teatrali, concerti e spettacoli musicali.
Nel 2016, poi, Sergio Staino ha decorato le pareti esterne che proteggono dal vento l’impianto di trattamento meccanico biologico, con la sua opera “All’altezza delle Margherite”. E l’anno dopo, invece, l’artista britannico David Tremlet ha portato i suoi colori e le sue forme geometriche sui muri di contenimento e sui serbatoi dell’impianto.
Oggi il Triangolo Verde è qualcosa di più, ancora. Viene scelto dalle coppie come location per la celebrazione del rito civile e, grazie alla struttura edificata nell’area, è possibile organizzare pure i festeggiamenti di nozze.
Peccioli, un’immersione nell’arte senza tempo
E a proposito di visionari e luoghi che sono visioni, il Comune di Peccioli – dove abbiamo fatto tappa subito dopo – ne è forse l’essenza.
Qui, in questo borgo squisitamente medievale, tra palazzi e stradine, campanili e vedute collinari di vigneti e uliveti, irrompe e si fa protagonista l’arte contemporanea.
Passeggiare tra le viuzze di Peccioli è come visitare un museo a cielo aperto: ovunque installazioni artistiche e di luci neon; colori, tantissimi colori. Ci sono le opere permanenti realizzate da Alicja Kwade e Patrick Tuttofuoco, mentre gli intonaci e le facciate delle case portano la firma dell’artista inglese David Tremlett.
Ritornano anche i giganti, gli stessi del Triangolo Verde.
Di recentissima costruzione è la nuova “piazza” pubblica, che è più una strabiliante terrazza sospesa, affacciata sulle colline dell’Alta Valdera. Uno spazio di 600 metri quadrati, con uno sbalzo da terra di 20 metri a dominare la campagna circostante.
Questa terrazza, che completa l’altrettanto recente costruzione del Palazzo Senza Tempo, può essere sfruttata come luogo per la celebrazione di matrimoni con rito civile. Una location niente male, davvero niente male, che per le sue fattezze quasi sembra voler strizzare l’occhio al The Edge di New York.
Le Palaie
Da una terrazza ad un’altra: quella de Le Palaie. Azienda agricola e vitivinicola, gode di una tenuta che si estende su 150 ettari di terreno, di cui 20 di vigneti; e produce quattro rossi, due bianchi e un rosato.
Le Palaie è la location ideale per chi sogna un matrimonio circondato dai profumi, dai colori, dai sapori del vino. E della terra.
La cantina, il prato immenso con vista sui filari, la terrazza affacciata sulla vallata, la piscina sono tutti spazi dedicati all’ospitalità: nella struttura, infatti, è possibile celebrare il matrimonio con rito civile e, a seguire, organizzare il party di nozze.
Inoltre, in quello che era un casale del ‘600 ristrutturato – dove tutto è nato – ora ci sono anche 7 appartamenti e 3 case indipendenti dove la coppia può restare per la prima notte, magari condividendo il soggiorno con i parenti e gli amici più cari.
Villa Scorzi
Le Terre di Pisa sono così, un andirivieni continuo tra passato e futuro, tra iper contemporaneità e natura. Tra ieri e oggi, insomma. In un incessante viaggio di equilibri che sembrano non perdere mai la loro armonia.
Ecco perché il dulcis in fundo di questa tre giorni è stata Villa Scorzi, che è un ritorno al territorio più sincero. Perfetta rappresentazione di ciò che Pisa e dintorni possono offrire.
Edificata tra il Trecento e il Settecento, per secoli dimora di illustri famiglie nobiliari ed oggi sede di un esclusivo relais, è una location per matrimoni che non può non piacere.
La particolarità sta nel suo essere l’unione perfetta di tre stili architettonici e artistici diversi: quelli dell’originaria casa magione (del ‘300), poi della residenza di campagna (intorno al ‘600) e poi, ancora, del corpo centrale della Villa (risalente al ‘700) con i suoi grandi saloni e tetti affrescati.
Tutti spazi, questi, oggi adibiti ad ospitare banchetti e festeggiamenti di nozze. E a cui si aggiungono i pregiatissimi esterni: dal giardino all’italiana alla limonaia, dal parco con gli alberi secolari alle suggestive corti interne.
A Villa Scorzi tutti gli spazi, interni ed esterni, sono immensi. Proprio come la sua bellezza.
Fabrizio Quochi
8 Novembre 2022Molto bello questo articolo, rende ben l’idea di cosa sono le Terre di Pisa e cosa possono offrire per celebrare un evento o un matrimonio