L’iniziativa rivolta agli operatori di settore che vogliono lavorare con le coppie straniere che decidono di sposarsi in città. Di Dio: “Realizzeremo anche un albo fornitori”
Capitale della cultura e dell’arte, nel 2018 Palermo punta a diventarlo anche dei matrimoni delle coppie straniere che scelgono la Sicilia per dirsi “Sì, lo voglio”. La città, infatti, a partire da marzo ospiterà il progetto “Palermo wedding destination”, voluto da Confcommercio Palermo e realizzato in collaborazione con la società Allumeuse Communication e con il patrocinio del Comune del capoluogo isolano. Un progetto che unirà formazione e sistema imprese, in un esperimento pilota che risulta essere il primo del genere sul suolo nazionale.
Palermo wedding destination, a marzo i corsi di alta formazione e poi un albo fornitori
“Quella che vogliamo fare è un’operazione di autostima ma nello stesso tempo di umiltà, consapevoli che abbiamo un immenso giacimento e che per estrarre valore occorre prepararsi e non immaginare di improvvisarsi – ha esordito Patrizia Di Dio, presidente di Concommercio Palermo, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa a Villa Niscemi –. Gli sforzi del singolo non portano a nulla se non c’è un sistema adatto ad accogliere le esigenze. Bisogna, dunque, prepararsi e cominciare a scaldare i motori per mettere in moto un altro pezzo dell’economia della Bellezza che abbiamo in mente per il nostro territorio“.
Noi non dobbiamo imparare a fare matrimoni qualsiasi, dobbiamo sapere preparare matrimoni palermitani in cui il “mood” Palermo è esattamente quello che si respira e si vive dall’inizio alla fine, con i colori, i sapori, le tradizioni della nostra cultura. Puntiamo a realizzare una sorta di Wedding Event Commission, con la creazione di un “Albo fornitori” selezionati sulla base di determinati requisiti o che si sono preparati e formati nel frattempo in tal senso. Se anche avessimo già la richiesta di Palermo per tanti matrimoni di lusso – ha concluso – al momento non saremmo preparati”.
Il progetto “Palermo wedding destination” arriva in un momento assai florido per il settore e l’economia di mercato: secondo JFC Tourism & Management, nel 2017, i matrimoni di stranieri in Italia hanno fatto contare oltre 1 milione di presenze da 25 Paesi e un fatturato complessivo di circa 385 milioni di euro (secondo i dati sul Wedding tourism in Italia del Cts di Firenze, già nel 2015 erano stati circa 380 milioni). Dati, questi, relativi ai soli matrimoni celebrati con il rito civile, dunque 1 su 4.
Palermo wedding destination, il sindaco Orlando: “Mantenere alta la qualità”
“Siamo passati dall’essere città della mafia a essere città della cultura – ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando -. E questo conferma come Palermo sia diventata un luogo attraente a livello internazionale per le sue bellezze, ma impone allo stesso tempo una modifica in termini di qualità e professionalità dell’offerta turistica. Per evitare l’effetto boomerang, dunque, occorre che gli operatori economici mantengano alta la qualità, facendo in modo che chi arriva in città possa trovare strutture organizzate che consentono di godere fino in fondo delle attrattive di Palermo”.
Ecco, così, il duplice obiettivo di “Palermo wedding destination”: formare professionisti in grado di fronteggiare la domanda delle coppie straniere, da un lato; fare rete e spingere le sinergie tra gli operatori di settore, così da promuovere e rendere appetibile all’estero il territorio. Proprio sul fronte della formazione, ad occuparsene sarà la società Allumeuse Communication.
Corsi di formazione per Wedding planner e Wedding destination management
“È importante proporre pacchetti all inclusive comprensivi di tutti i servizi pre e post cerimonia, dal momento che le coppie apprezzano affidarsi a mani esperte e lasciare a loro l’intera progettazione dell’evento – ha sottolineato Alessandra Montana, managing director di Allumeuse Communication, presente a Villa Niscemi con Monica Balli, event manager della società – . Inoltre, attrarre i matrimoni non è importante solo per l’indotto immediato, ma anche perché il tasso di ritorno è decisamente elevato: chi sceglie una location speciale per celebrare le nozze ne conserverà la memoria, la terrà nel cuore e tornerà a visitarla nel tempo”.
“Senza dimenticare – ha concluso Montana – che il mercato del turismo matrimoniale è anche ampiamente influenzato dal passaparola: una destinazione interessante per il mercato nuziale avrà la possibilità di aumentare le presenze grazie a questa forma di promozione a costo zero“.
I corsi di formazione per “Wedding planner” e “Wedding destination management” – che si svolgeranno il prossimo marzo nella sede di Confcommercio Palermo e che saranno articolati in una 5 giorni di studi – hanno lo scopo di mettere a disposizione degli operatori territoriali “il migliore livello di competenza reperibile sul mercato, al fine di promuovere un territorio come Palermo naturalmente vocato alla realizzazione di eventi ma ancor oggi poco riconoscibile per la promozione, progettazione e gestione di un segmento turistico come quello matrimoniale”.
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