Un Sì personalizzato ed indimenticabile con Gabriella Maran Celebrante.
Le nozze con rito civile o simbolico sono un racconto d’amore unico per le coppie di tutta Italia che si affidano alla professionista del Wedding.
(In copertina foto fornita da Gabriella Maran)
La conoscenza approfondita delle tipologie di rito, una esperienza pluriennale nel settore degli eventi e la volontà di rendere quotidianamente speciali le promesse di amore eterno degli sposi.
Gabriella Maran, celebrante professionista, è la scelta giusta per gli sposi che non si accontentano.
I riti civili e simbolici non hanno nulla da invidiare, in termini di emozioni, ai riti religiosi, soprattutto se sono personalizzati sulla base della storia dei protagonisti e dei loro desideri.
Gabriella Maran Celebrante, una professionista versatile
Gabriella Maran, nata a Varese, è una celebrante con esperienza pluriennale: lavora soprattutto nelle città del Nord Italia, ma in base alle richieste degli sposi è sempre disponibile a spostarsi in tutto il Paese.
Anni di studi umanistici alle spalle, ma soprattutto un bagaglio personale che l’ha portata oggi ad essere un punto di riferimento per le coppie. “L’aver lavorato a lungo con i bambini mi ha fornito la capacità di farle sentire a proprio agio. Mi dicono che faccio sembrare tutto semplice!”
Nel mondo della professionista delle cerimonie, d’altronde, non ci sono pregiudizi. Il ventaglio di futuri sposi che si rivolgono a lei è ampio e variegato. “Le persone che scelgono il rito simbolico sono innumerevoli: credenti e non, di fedi diverse, divorziate o omossessuali, nonché coppie già sposate che vogliono rinnovare le promesse”.
La versatilità è il punto di forza di Gabriella Maran, celebrante capace di creare un rito ad hoc per ogni coppia: “Il Sì dei loro sogni nel luogo che hanno sempre desiderato”.
Rito simbolico in Chiesa, si può?
Tra le coppie che optano per un rito simbolico ce ne sono alcune credenti che per motivi diversi non possono sposarsi in Chiesa, sebbene lo desiderino.
Con la celebrante il loro sogno può diventare realtà. “Il rito simbolico si può svolgere anche in luoghi religiosi che non vengono più utilizzati a livello ufficiale. È il caso delle Chiese sconsacrate di proprietà di privati”.
Una possibilità che non tutti offrono. “Essendo credente, non pongo limitazioni in tal senso. Non mi sostituisco ad un sacerdote, ma posso condividere questo momento di fede con gli sposi”, ha spiegato Gabriella Maran.
È in questo modo che alla celebrazione simbolica si uniscono testi sacri e musiche religiose. “In uno dei miei recenti matrimoni abbiamo pronunciato un emozionante inno d’amore tratto dalla Bibbia”.
Matrimonio con rito simbolico: come renderlo indimenticabile
In generale le coppie molto spesso scelgono di celebrare un rito simbolico perché temono che la cerimonia civile non sia abbastanza. “Hanno la sensazione che sia fredda e scarna, priva di emozioni”.
La celebrante Gabriella Maran in questi anni ha trovato la soluzione. Essendo una professionista del settore può sostituirsi per il rito civile all’ufficiale di stato preposto nelle location private diventate Case Comunali, arricchendo la cerimonia.
Nel caso in cui invece le firme ufficiali siano già state apposte nei giorni precedenti, può svolgere un rito simbolico in un luogo a contatto con la natura o nella location scelta per i festeggiamenti.
“Mi occupo di scrivere personalmente i riti, in modo che ognuno sia diverso dagli altri e celebri realmente l’amore. È una glorificazione dell’unione che si basa sulla vita dei protagonisti”.
La chiave per la realizzazione della celebrazione perfetta è entrare nel cuore della coppia. “Il punto di partenza sono sempre gli sposi, non c’è nulla di predefinito”.
La fase di ascolto nel corso dell’incontro conoscitivo è dunque fondamentale. “Mi raccontano chi sono, quali sono stati i momenti più importanti della loro relazione e come immaginano il giorno del Sì”.
Ogni dettaglio può essere determinante. “Mi piace portare le loro storie all’interno della celebrazione. Ad esempio, utilizzando oggetti che ricordano il primo incontro o le promesse”.
Sulla base di ciò, la celebrante inizia a redigere una bozza. “Dalle loro parole capisco gli ingredienti da utilizzare e nella mia mente nasce l’ispirazione”.
I riti simbolici di Gabriella Maran non sono tuttavia soltanto opera della sua mano esperta. Alcune settimane prima delle nozze, infatti, la celebrazione inizierà a completarsi con contenuti unici.
La celebrante si mette infatti in contatto con familiari, testimoni e amici che hanno il piacere di avere un ruolo attivo nell’evento. “Il loro contributo può essere la lettura di pensieri, un regalo speciale oppure una sorpresa”.
Il risultato sarà qualcosa di unico. “Non guardiamo a quello che fanno gli altri, è un giorno indimenticabile perché rappresenta i protagonisti e i loro cari”.
A far da regista nel giorno del Sì sarà ovviamente la celebrante. “Mi occupo di fare in modo che tutto vada come lo abbiamo organizzato: dall’entrata degli sposi allo scambio delle fedi”.
Gli sposi non dovranno fare altro che lasciarsi trasportare. Gabriella Maran, che ha pensato con cura ad ogni momento dell’evento, li trascinerà in un vortice di emozioni.
La formula ad hoc con Gabriella Maran Celebrante
Le tipologie di rito simbolico che si possono svolgere durante un matrimonio sono innumerevoli: da quello della sabbia a quello dei quattro elementi. È realmente necessario, però, sceglierne uno?
“I miei riti non hanno necessariamente al centro una formula tradizionale”, ha spiegato Gabriella Maran. Essendo di per sé ben strutturati e personalizzati, infatti, non ce n’è bisogno.
Le cerimonie della celebrante professionista sono già complete nonché ricche di emozionanti dettagli personali. Il timing di circa 50 minuti ne è la dimostrazione.
Ciò non vuol dire, però, che i noti riti simbolici non possano essere inseriti nella celebrazione, nel caso in cui gli sposi lo desiderino.
“La differenza sta nel fatto che non è indispensabile. Non si tratta di scegliere un rito in una lunga lista, bensì di comprendere se ce n’è uno che ha un significato profondo per la coppia”.
È questo il caso di Marta e Adriano, lei italiana e lui australiano. “Gli sposi hanno scelto il rito della sabbia, in modo da unire i frammenti delle loro terre, geograficamente lontane ma vicine nei loro cuori”.
Il rito della sabbia è molto apprezzato anche dalle coppie che hanno dei figli e intendono coinvolgerli. “Il gesto di unirle, insieme, simboleggia la consacrazione di una grande famiglia”.
Veronica e Andrea, invece, hanno scelto il rito del Marimo. È un’alga giapponese che vive per centinaia di anni. “All’inizio erano due separate, ma durante il rito vengono unite all’interno di un contenitore”.
È nella loro casa che rimarranno nel corso di tutta la vita, venendo tramandati di generazione in generazione. “Gli sposi potranno vederli crescere e riprodursi. Quotidianamente, con la fotosintesi clorofilliana, fluttuano nell’acqua e cambiano forma”.
Con la celebrante Gabriella Maran, svolgere un rito simbolico significa custodirlo dentro di sé per sempre. “Chi sceglie il rito della rosa, ad esempio, ad ogni anniversario se ne scambia una”.
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