Il fotografo Vincenzo Aluia firma un racconto intimo e in bianco nero per le nozze di Salvo e Flavia.
Un narrazione per immagini immersa in una Sicilia mai scomparsa.
Ritrovare sé stessi e riscrivere la propria storia attraverso lo sguardo e l’esperienza dell’altro.
Può accadere se sei un fotografo di matrimoni un po’ diverso dal solito, quel tipo di professionista che non si limita a scattare un’immagine, ma a sentire la forza e l’essenza della scena che sta osservando.
Gli occhi di un bambino, la spontaneità di una coppia di sposi e Petralia Sottana sono state le leve da cui ha preso il via il racconto fotografico firmato da Vincenzo Aluia per Salvo e Flavia.
Le nozze di Salvo e Flavia attraverso l’obiettivo di Vincenzo Aluia
Prima c’è stato l’amore per la nuova vita in arrivo e poi il fatidico Sì.
Vincenzo Aluia ha conosciuto Salvo e Flavia in occasione dello shooting premaman, quando la futura sposa era anche una futura mamma.
Un’occasione preziosissima che ha permesso al fotografo, da un lato, di imparare a conoscere l’aspetto più privato della coppia, dall’altro di cercare una chiave di lettura profonda immedesimandosi nell’attesa dell’arrivo del piccolo Leonardo.
Un’attesa che, in quell’esatto momento, Vincenzo Aluia condivideva con Salvo e Flavia e che gli ha permesso di scorgere, nella quotidianità, sfumature più personali e nascoste.
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Le stesse sfumature avvertite durante il giorno delle nozze, raccontato per istanti e attimi come segnatempo di una Sicilia ancestrale.
Petralia Sottana, la “testimone” del matrimonio di Salvo e Flavia
Salvo e Flavia, sposi di Palermo, hanno scelto di convolare a nozze, lo scorso 3 settembre, tra le montagne madonite di Petralia Sottana e solo con le loro persone più care.
Una scelta di cuore e d’istinto per celebrare il matrimonio nei luoghi d’infanzia di Flavia, nel paese della nonna dove la sposa trascorreva le estati.
Un ricordo che ha accompagnato tutta la giornata di festeggiamenti, ma anche l’occhio fotografico di Vincenzo Aluia.
Nelle immagini del matrimonio di Salvo e Flavia, Petralia Sottana è una testimone silenziosa, ma sempre presente che compartecipa alla gioia degli sposi con i suoi paesaggi, tra montagne e prati, e la sua architettura fatta di salite scoscese, tetti spioventi, piazze e chiese e fili di panni stesi al sole.
Un racconto in bianco e nero: la scelta stilistica di Aluia
La scelta stilistica di Vincenzo Aluia per le fotografie del matrimonio di Salvo e Flavia è stata ben precisa “direi quasi autoriale”, spiega il fotografo.
Il racconto fotografico del matrimonio di Salvo e Flavia, in poco più di 40 immagini, si svolge per istanti significanti e significativi congelati dall’uso del bianco e nero.
“È stato un lavoro che ho sentito mio fin dall’inizio che mi ha lasciato libertà di espressione e movimento, di sperimentare nel fluire di ciò che accadeva andando oltre gli scatti standard di un album di nozze – racconta Aluia -. La volontà di scattare in bianco e nero – prosegue – mi ha inoltre riportato alle origini del mio modo di fotografare con la pellicola, ispirandomi ai padri della fotografia reportagistica”.
Un modo di fotografare legato all’essenziale, a partire dal ruolo di genitori, prima che di sposi, di Salvo e Flavia, un papà sempre attento a proteggere il suo bambino e una mamma che non teme di fermarsi per allattarlo.
Grande spazio è stato riservato, infine, ai legami, con i genitori, i nipoti, gli amici: un circuito di affetti e amore attorno agli sposi dall’inizio alla fine di un giorno che resta immortale nel tempo.
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