Nonostante passerelle, stilisti e maison di moda ci abbiano ormai abituate a vederne di tutti i colori – e fantasie! – anche in fatto di abiti da sposa, il bianco resta il colore per eccellenza da indossare nel giorno del matrimonio, nonché quello scelto dalla maggior parte delle donne come te in procinto di recitare il fatidico “Sì, lo voglio”. Ma tu lo sai perché la sposa si veste di bianco?
Perché la sposa si veste di bianco
Sebbene la tradizione del bianco per l’abito da sposa non sia così antica come puoi credere (e dopo ti spieghiamo il perché), oggi il perché la sposa si veste di bianco è presto detto e sta tutto nei valori che simboleggia:
- Raffinatezza
- Purezza
- Eleganza
Queste tre, infatti, dovrebbero essere le doti in possesso della futura sposa. Soprattutto la purezza: secondo la tradizione, infatti, la giovane dovrebbe arrivare all’altare ancora vergine; ecco perché, dunque, la scelta del bianco, colore del candore, della purezza appunto.
Come accennato prima, però, non è sempre stato così. E in passato l’abito da sposa è stato tutt’altro che colorato di bianco…
La tradizione dell’abito sposa… Altro che bianco!
In epoca greca e romana, ad esempio, le spose indossavano tuniche lunghe fino ai piedi ed una sopraveste color zafferano; la tunica, inoltre, era ben stretta in vita grazie ad una fascia in lana il cui nodo, poi, doveva essere sciolto dal marito durante la prima notte di nozze.
Nel Medioevo, addirittura, era usanza abbellire la sposa con abiti preziosi e coloratissimi, simbolo di ricchezza.
Per vedere apparire il primo abito da sposa bianco bisogna attendere fino al 1406, quando a convolare a nozze fu la principessa Filippa d’Inghilterra. Dopo di lei, toccò a Maria Stuarda: andata in sposa a Francesco II di Francia, scelse di indossare il bianco nonostante lì fosse tradizionalmente ritenuto il colore del lutto!
È soltanto nel 1840, con il matrimonio della regina Vittoria d’Inghilterra, che il bianco si impone come colore delle spose per eccellenza.
Chi deve vestire la sposa il giorno del matrimonio?
Ti abbiamo raccontato il perché la sposa si veste di bianco e, già che ci siamo, ne approfittiamo per svelarti qualche curiosità in più! Ad esempio, tu sai chi dovrà (o dovrebbe!) vestirti nel giorno del tuo matrimonio?
Secondo la tradizione, non sono né la mamma né le zie né le sorelle o le cugine, bensì due amiche rigorosamente… Nubili! In tempi lontani si trattava, infatti, di un momento propiziatorio e di buon auspicio proprio per le ragazze che non avevano ancora marito.
Le stesse amiche che, secondo un’altra usanza, dovrebbero firmare la suola della scarpa della sposa: il nome che rimarrà impresso a fine giornata, infatti, sarà quello della prossima destinata a sposarsi!
Sempre la storia narra che l’abito da sposa fosse anche per gli invitati un portafortuna, a patto che riuscissero a portarne a casa un pezzettino. Ed ecco, dunque, come è nata la tradizione della giarrettiera, che la sposa dona – con tanto di lancio – ad uno degli amici celibi presenti alla cerimonia! Anche per la giarrettiera, proprio come per l’abito, il compito di aiutare la sposa ad indossarla spetta all’amica.
Infine, ci sono alcune indicazioni che chi deve vestire la sposa dovrà tenere a mente e che ti consigliamo di suggerire alle tue amiche:
- la prima cosa che dovranno farti indossare sono le scarpe;
- solo dopo potrete passare all’abito, che andrà infilato da sotto (ricordati di fare pipì prima di indossarlo!);
- chi dovrà chiudere i bottoncini del vestito, è meglio che non abbia uno smalto rosso o dai toni accesi, il rischio concreto è di macchiare l’abito.
La storia del velo da sposa
Se l’abito da sposa ha una sua lunghissima tradizione, anche il velo da sposa ha la sua storia da raccontare.
La tradizione del velo da sposa affonda le sue radici già nell’Antica Roma, quando questo veniva indossato dalla donna prossima all’altare come segno di buon auspicio: durante la cerimonia, infatti, il velo – detto felummum – veniva posto anche sulla testa dello sposo, in modo che la protezione fosse per la coppia.
Il velo da sposa romano era nei colori del fuoco, dunque giallo o rosso. Sopra di esso veniva posta anche una coroncina di mirto e di fiori d’arancio, che simboleggiava la vittoria della sposa contro le tentazioni della passione; in poche parole, era riuscita a preservare la propria verginità.
Diverso, invece, il significato del velo da sposa nel Medioevo: fermato al capo con fili di oro e perline, si credeva che servisse a proteggere la sposa dagli spiriti maligni e dal malaugurio.
In tempi più recenti, nell’epoca in cui i matrimoni erano ancora combinati, il velo da sposa serviva per nascondere la ragazza, coprirne il volto soprattutto se era meno bella e affascinante: solo dopo aver pronunciato il sì, alla fine della cerimonia, lo sposo poteva alzare il velo e scoprire così il volto della neo-moglie.
In Giappone il velo della sposa viene indossato affinché la donna possa nascondere la sua gelosia nei confronti del futuro marito!
Il fiore Velo da Sposa
Parlando di velo da sposa, però, guai a pensare che si tratti solo dello splendido e leggero tessuto da indossare sul capo nel giorno del matrimonio. Esiste, infatti, il fiore Velo da Sposa!
Sì, hai letto bene. Quella che in gergo botanico è conosciuta come Gypsophila paniculata, nel linguaggio comune è conosciuta proprio come “Velo da Sposa”.
Il nome di questa pianta deriva dal greco e significa “amante del gesso”, probabilmente perché è il terreno calcareo quello in cui riesce a crescere meglio. Cresce tutto l’anno e le sue dimensioni sono contenute, raggiunge al massimo i 75 cm di altezza.
Abito bianco per lo sposo, sì o no?
Lo sappiamo, alla domanda “abito bianco per lo sposo, sì o no?” ha avuto un piccolo mancamento! Scherzi a parte, si tratta di una soluzione assolutamente da promuovere nel caso in cui, ad esempio, il vostro matrimonio si svolgerà in spiaggia. In una situazione così poco formale, il tuo Lui sarà impeccabile con una giacca rigorosamente monopetto e i pantaloni dal taglio slim!
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