Litigare fa bene alla coppia, dicono gli esperti. Purché si tratti di litigi costruttivi, e dopo si faccia pace. E quindi, nonostante fulmini e saette, parole pesanti che volano, lacrime, urla e silenzi, la cosa importante è che poi vi riconciliate. E che dopo i tanti musi lunghi e le ciglia aggrottate, risplenda finalmente di nuovo il sole.
C’è chi litiga continuamente e fa pace a letto. Chi invece sceglie di farlo con parole non dette, ma scritte. Molte riappacificazioni passano per il palato. Come si può resistere ad una offerta di pace che sa di cioccolato, ad esempio? Oppure, c’è anche chi sceglie la musica preferita dalla coppia per dire scusami e fare immediatamente pace con il proprio partner. Niente di meglio che una compilation realizzata da voi con tutte le canzoni che in quel momento vi sembrano rappresentare la vostra storia e anche la litigata che vi sta tenendo lontani.
In base al modo che usate per riappacificarvi, la psicologa e psicoterapeuta Anna Maria Casale individua diversi tipi di coppia. Vediamo insieme quali. La coppia, ad esempio, che fa pace a letto, tende a rimandare il problema. In questo modo, infatti, si evita il dialogo e il sesso in quel momento sembra cancellare il problema, che di fatto non viene seriamente affrontato e quindi si ripresenterà.
Poi, c’è la coppia che fa pace dopo un lungo silenzio. E’ questo il caso di due persone che metabolizzano lentamente. Dopo la lite, cade un silenzio tombale. Alcuni hanno bisogno di più tempo per elaborare e metabolizzare la discussione. La situazione può diventare sfiancante se si vive sotto lo stesso tetto, ma se dopo il problema viene affrontato, è tutto ok.
La coppia che fa pace dopo una discussione infinita, è ostinata. Litigi, litigi e ancora litigi, fino allo sfinimento, dimenticando talvolta il motivo della lite, in un botta e risposta senza fine. E’ un metodo controproducente per fare pace. Ci si arriva proprio perché non si hanno più le forze di portare avanti la discussione.
Se uno dei due cede per prima, la coppia è sbilanciata. Soprattutto, se è sempre la stessa persona a fare il primo passo. Ma contrariamente a ciò che si può pensare, il più forte tra i due è chi cede perché riesce a superare il conflitto e cerca di sanare la situazione. Chi non si smuove assume invece una posizione di passiva di attesa.
Quando i due che litigano si dividono le colpe, la coppia è buonista. Se entrambi si assumono le proprie responsabilità, allora, è per accontentare l’altro e dimostrare di essere buoni a tutti i costi. Se invece i due litiganti evitano sempre i conflitti, la coppia è insicura. Queste coppie non sopportano le tensioni e i problemi. In questo modo, evitando sempre di affrontare le discussioni, i due finiscono per non conoscersi mai abbastanza.