Spose 2017: tutte da Bonini per Alessandra Rinaudo

 di Flavia Perricone

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Erano tutte lì. In trepidante attesa, piene di entusiasmo ed emozione. Pronte a ricevere il consiglio sull’abito giusto e anche qualche dritta. Tantissime le future sposine che giovedì hanno riempito l’atelier Bonini – Alta Moda (www.boninimarsala.it) a Marsala.

(In copertina foto di Lisa Oddo)

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Un evento imperdibile, sopratutto per la presenza della fashion designer Alessandra Rinaudo (www.nicolespose.it/it/alessandra-rinaudo.php), creative director del brand internazionale Nicole Fashion Group, che durante l’evento ha presentato in esclusiva la sua Collezione Bridal 2017. Imprenditrice (dirige insieme al marito l’azienda di famiglia), moglie, mamma, ha anche scritto un libro e ha partecipato a numerose trasmissioni televisive su Real Time (“L’Abito dei Sogni” e “La stilista delle Spose”) e , proprio lo scorso settembre, ha vestito anche i panni di un vero e proprio giudice all’interno dell’appuntamento pomeridiano “Detto Fatto” su Rai 2 condotto da Caterina Balivo.

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(Foto di Lisa Oddo)

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Considerata la regina del bridal style, Alessandra accompagnava le sposine nelle cabine prova e le coccolava con una dolcezza da vera “mamma”. Una donna determinata, a tratti anche un po’ timida, ma che si è voluta fare da sola. “Fin da piccola non volevo essere ‘la figlia di’ – ci ha spiegato durante la nostra intervista -. Ho avuto al fortuna di scegliere: anche i miei genitori mi hanno aiutata a scegliere la strada giusta”.

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(Foto di Lisa Oddo)

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Nonostante sia una stilista rinomata, per Alessandra ogni nuova collezione “è un po’ un panico – ha ammesso ridendo -. Sono ansiosa anche io! Mi piace proporre sempre qualcosa di nuovo e di diverso. I classici ci sono sempre, quelli che hanno una eleganza fortemente marcata. Ma la collezione deve essere sopratutto ricerca”. Qualche anticipazione sulla prossima collezione 2018? “La sto già impostando. Ho già valutato tutte le novità per ciò che riguarda i materiali e i tessuti. Sto aspettando tutti i ricami. A gennaio, appena vedrò come sono nati questi “figli” – ride – allora li potrò assemblare”.

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(Foto di Lisa Oddo)

“Vendere abiti da sposa non è come vendere un semplice jeans – ha detto Guglielmo Bonini -. Con una sposa giochi con i sentimenti della gente. Ci sono persone che vivono una vita intera in attesa di quel giorno o di altre occasioni speciali. Dunque, bisogna solo regalare emozioni ed è per questo che si deve fare un buon lavoro. La prima domanda che bisogna sempre porsi è: come posso rendere bella questa ragazza?”.

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(Foto di Lisa Oddo)

Ma cosa cercano le spose di oggi? “Vogliono qualcosa di più particolare, che non sia più omologato – ha aggiunto Bonini -. E questo ce l’hai quando riscopri il prodotto italiano, di alta fascia, quando c’è un’innovazione sia nello stile che nella sartorialità. Poi (e questo è un motivo per cui la linea di Alessandra Rinaudo vende molto), c’è un grosso ritorno alla sposa romantica. Che, però, non vuole rinunciare a essere sensuale. La sposa adesso vuole la coda, il pizzo, ma anche una bella scollatura, un bustino che metta in evidenza le sue forme”.

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(Foto di Lisa Oddo)

Quale sarà la tendenza per la prossima stagione di matrimoni? Lo abbiamo chiesto direttamente ad una delle “signore dei matrimoni” Made in Italy, ma soprattutto Made in Sicily, la wedding planner Maria Macchiarella (www.mariamacchiarella.com).

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(Foto di Lisa Oddo)

“I miei matrimoni lo scorso anno si sono contraddistinti per i colori del rosa quarzo, dell’azzurro serenity, come quello che ho utilizzato nel primo matrimonio gay che ho realizzato – ha spiegato Maria -. Quest’anno invece avremo tutte le tonalità del verde, dunque sicuramente ne vedremo parecchi di matrimoni di questo tipo. Ma io – personalmente – amo i colori. Quindi, considerando l’ultimo matrimonio che ho organizzato a dicembre e che preannuncia il trend dei prossimi matrimoni che realizzerò, ci sarà comunque un’unione di tantissimi colori. Non più bianco accostato a un altro colore, o un total white. Ma anche una combinazione di cinque, sei o anche dieci colori per rendere diverso un matrimonio rispetto a quelli passati che hanno puntato sempre sul mono o bi-colore”.

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