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Un wedding mood che si “sposa” perfettamente con una location e un’atmosfera country-chic e uno spazio allestito per il photo boot. Sono le due nuove tendenze del matrimonio 2017, che saranno presentate a Sposidea 2016, in programma da giovedì 29 settembre a domenica 2 ottobre, a Villa Castelbarco, a Vaprio D’Adda, alle porte di Milano.
Giunta alla sua XXIII edizione, la fiera più attesa dalle future coppie di sposi, accoglierà i suoi ospiti con tante novità del mondo del wedding e sposa, tra allestimenti e creazioni chic per il giorno del Sì, stilisti, graphic designer, pasticceri, maestri floreali, wedding planner, artigiani del territorio, life coach e psicologi. Un team di professionisti e di artisti, che daranno una mano importante a organizzare le nozze in maniera indimenticabile.
Quattro giorni ispirati a un tema, quello di «Amore e Libertà». A partire dalla corte d’ingresso: in cui far volare le proprie emozioni. Libere sulle altalene, adornate di fiori, nel cortile della villa alle porte di Milano. Ad accogliere gli ospiti, ci sarà uno spazio allestito per il photo boot: un angolo dove invitati e sposi potranno ritrarsi con autoscatti divertenti utilizzando i cosiddetti “props”, ovvero baffi finiti, occhiali e altri accessori in modo da avere poi un album fotografico spiritoso e indimenticabile.
E al centro della location: quattro “nidi”, realizzati da OltreilGiardino, avvolti da nastri e fili, tali da richiamare i legami dell’amore. Fili d’erba e di paglia da cui si origina il nido. Ognuno espressione di uno stile: Industrial Chic mood, dal colore grigio perla, pensato per sposi che amano gusti urban e moderni, linee pulite in location di archeologia industriale con allestimenti minimal; Gold Luxury mood, color oro, per chi ama osare, essere glamour e al centro del palcoscenico; ma anche Boho chic mood, dal colore giallo-marrone o verde-rosso ciliegia, solo per animi hippie e country, per sposi estrosi e informali, che amano divertirsi in un mondo vintage. Fino all’ultimo nido, simbolo del fatidico “Si”.
