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L’Istat ha reso noto il nuovo report sui matrimoni e le unioni civili.
Nei primi nove mesi del 2022, nozze su del 4,8%. Più di un matrimonio su due è celebrato con rito civile.
Aumentano i matrimoni e crescono anche le unioni civili. È quanto emerge dall’ultimo report Istat su matrimoni, unioni civili, separazioni e divorzi.
Secondo i primi dati provvisori relativi ai primi nove mesi del 2022, si registra un aumento dei matrimoni del +4,8% rispetto allo stesso periodo del 2021.
A saltare all’occhio sono soprattutto le percentuali in crescita dei matrimoni civili (+10,8%) e delle unioni civili con ben il +32,0%.
L’aumento maggiore è stato registrato, però, nel 2021, alla ripresa dei matrimoni e delle unioni civili nel post-pandemia.
Matrimoni religiosi vs matrimoni civili
Nel 2021, infatti, in Italia sono stati celebrati 180.416 matrimoni, cioè l’86,3% in più rispetto al 2020, anno in cui molte coppie, come sappiamo, sono state costrette a rinviare la data delle nozze.
La crescita del numero dei matrimoni non è bastato, però, per recuperare le perdite registrate nell’anno precedente.
È costante l’aumento dei matrimoni celebrati con rito civile rispetto ai matrimoni religiosi.
Sebbene, infatti, il numero di matrimoni religiosi nel 2021 sia triplicato rispetto al 2020, si registra comunque un calo del -5,1% rispetto al periodo pre-pandemia.
È emerso infatti che più di un matrimonio su 2, cioè il 54,1% è stato celebrato con rito civile.
In netto aumento anche le unioni civili e i matrimoni misti
Sempre nel 2021 sono state costituite 2.148 unioni civili tra coppie dello stesso sesso presso gli Uffici di Stato Civile dei Comuni italiani, con un aumento pari al 39,6% rispetto al 2020.
Il 34,5% delle unioni civili in Italia è stato registrato nel Nord-ovest, seguito dal Centro (27,2%).
Interessante, infine, è il dato relativo ai matrimoni con “almeno” uno sposo straniero: nel 2021 ne sono stati celebrati 24.380 (+29,5%).
I matrimoni misti – in cui uno sposo è italiano e l’altro straniero – ammontano a oltre 18mila e continuano a rappresentare la parte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero (75,1%).
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