Nell’atelier di Elisabetta Polignano le donne trovano non solo il loro abito, ma anche consigli sinceri ed esperti nella scelta.
La designer, in un racconto senza filtri, apre le porte del suo luogo dell’anima e spiega il rapporto con le spose di oggi e di domani.
Un luogo intimo, dove le spose sono accolte, quasi protette, durante uno dei momenti più delicati dell’organizzazione delle nozze: la scelta dell’abito.
È l’atelier di Elisabetta Polignano, designer tra i principali portavoce della moda sposa italiana nel mondo, amata dalle donne per il suo sguardo innovativo e per come sa avvicinarsi alle spose e al loro modo di vivere il giorno delle nozze.
Atelier Elisabetta Polignano, il luogo dei sogni e dei desideri
Lo scrigno in cui tutto nasce e dove Elisabetta Polignano “vive” le sensazioni prima di trasformarle in sogni di filo e stoffa.
“L’atelier è per me un luogo quasi sacro dove trascorro la maggior parte del mio tempo, dove svolgo il lavoro che amo – dice la stilista -. Qui prendono vita le mie creazioni che curo con tanto amore e dedizione. Spesso il lavoro è davvero molto, ma se trascorro così tanto tempo in atelier (spesso anche di domenica!) è perché è decisamente il mio habitat”.
Il cuore pulsante dell’atelier è il laboratorio che Elisabetta Polignano definisce “il mio campo di battaglia” in cui immagina, disegna e crea fisicamente i suoi abiti da sposa.
“Ma tengo molto anche al negozio, dove accolgo le spose e dove vesto i loro sogni, dove cresco umanamente e professionalmente grazie a loro, con le emozioni che mi trasmettono. Insieme, con la loro fisicità e la loro personalità, studio sempre nuove soluzioni per non trascurare nemmeno un dettaglio per quel giorno che – sottolinea – deve essere perfetto sotto ogni punto di vista”.
Segui su Instagram Maison Elisabetta Polignano
Elisabetta Polignano e le sue spose, un legame unico e intimo
Un luogo può assumere un valore unico e speciale solo grazie ai rapporti che si riescono a sviluppare e consolidare all’interno dei suoi spazi.
E sta tutto qui l’incanto della Maison Polignano.
In atelier Elisabetta riesce a creare un’atmosfera intima dove le spose si sentono ascoltate e comprese davvero: “È un rapporto speciale, emozionante quello che si instaura con loro. Diventiamo quasi come migliori amiche e il mio è un lavoro che si basa quasi totalmente sulle emozioni”.
Sensazioni che si manifestano fin dal momento in cui la sposa varca la soglia d’ingresso dell’atelier, “in mille modi diversi – dice la designer -. Per questo si cerca, per prima cosa, di metterle a proprio agio, di farle sentire in un luogo sicuro dove possono tranquillamente affidarsi a noi”.
La scelta dell’abito avviene, passo per passo, con la consulenza della stilista: “Chiedo loro, per sommi capi, come sarà il matrimonio, se religioso o civile, in un contesto Country chic o in una villa o in un castello; e come si immaginano per il loro grande giorno. Nel frattempo, mentre parlano, le osservo attentamente per cogliere quelle informazioni non dette che percepisco a pelle e che mi servono per capire qualcosa in più sulla personalità e il carattere”.
Uno scambio continuo, dunque: “Spesso mi mostrano anche delle immagini che commentiamo insieme. Cerco di comprendere se sono d’accordo con le loro scelte o se opterei per qualcosa di diverso”.
Solo alla fine, dopo aver analizzato tutte le richieste, si passa alle prove: “Dopo essermi fatta un quadro chiaro della situazione, comincio a fare provare loro gli abiti. È una scelta molto importante e unica ed è per questo che consiglio sempre alle spose di venire in atelier accompagnate dalle persone più vicine a loro come la mamma o la sorella. Non condivido, infatti, il farsi accompagnare da troppe persone perché si finisce col fare solo tanta confusione”.
Abiti da sposa Elisabetta Polignano, speciali come le spose che li indossano
La designer, così, personalizza ogni modello sulla silhouette e in base al carattere della sposa che sceglie di vestirlo.
“La sposa spesso ignora le possibilità che ci sono nel settore della moda Bridal ed è qui che interviene il consiglio dell’esperto, di chi sa consigliare perché conosce questo mondo dopo più di 30 anni vissuti in questa galassia. Sono piuttosto decisa e conosco il mio lavoro”.
“Ed è per questo che sono sicura riguardo alle soluzioni che propongo – dice – perché suggerisco le modifiche più appropriate alla situazione e per la sposa. Se la sposa, però, sente di aver bisogno di riflettere e far sedimentare questo turbine di emozioni, propongo un secondo appuntamento”.
Così, in atelier, si sviluppa quel processo creativo e trasformativo che dà vita, poi, alle splendide collezioni firmate da Elisabetta Polignano.
Immergendosi a piene mani nel sentire e nel modo di vedere le nozze delle spose, la stilista si lascia trasportare e ispirare.
“Le spose, per me, sono sempre muse ispiratrici. Vestirle mi aiuta molto a capire la fisicità della donna, il che mi è senz’altro d’aiuto nella modellistica. Devo in parte a loro se i miei vestiti hanno una vestibilità impeccabile – confessa -. Poi, proponendo nuove soluzioni, capita che alcune di esse entrino a pieno diritto anche nelle collezioni”.
È proprio grazie a questo studio intimo e personale che Elisabetta Polignano riesce ad essere un passo avanti, capace di interpretare i gusti della sposa di domani.
Da diversi anni, infatti, ha tracciato un ideale diverso di donna, più cosciente di sé e della sua voce.
“Quello che noto ormai da tempo è che le spose sono sempre più donne, più consapevoli e mature, con esigenze per lo più diverse. Se prima predominava il concetto della ‘sposa principessa’ (in ogni caso ancora in voga), ora si fa sempre più strada l’attenzione per abiti meno ‘pesanti’, e magari con dettagli più fashion”.
È in questo modo di studiare e osservare che si concentra l’abilità di Elisabetta Polignano di guardare al futuro del mondo Bridal. E qui risiede anche l’aspetto più affascinante del suo atelier, un luogo-non-luogo dove tutto può accadere e vedere la luce. Negli occhi delle sue spose.
Leggi anche:
