Un’eleganza senza tempo, in cui silhouette fluide e femminili si fondono con un senso decorativo leggero ed una sofisticata sensualità, per dar vita ad un look moderno e sempre ricercato. Ecco quanto emerge dalla nuova collezione del giovane creativo e stilista, Andrea Sedici, presentata in occasione della Milano Bridal Week 2019.
Ed è lo stesso stilista in persona a svelarci parte del processo creativo che è dietro alla sua collezione bridal 2020 “Per questa collezione mi sono ispirato ai ritratti femminili del pittore Giovanni Boldini”. Donne sofisticate e fatali, quelle del Boldini. Donne ingenue e misteriose, fasciate in voluttuose stoffe e ammiccanti décolleté, lasciano trasparire dalla pittura dinamica del Boldini tutta la loro raffinata sensualità.
Ed è proprio quell’allure di leggendaria bellezza ed eleganza – frutto non solo dell’incontro tra il giovane stilista e l’estro creativo del pittore simbolo della Belle Époque, ma anche della sua precedente collaborazione con uno dei più grandi stilisti italiani, Giorgio Armani – che emerge con forza nel design della nuova collezione sposa, che porta in scena una donna glamour, romantica, ma soprattutto sofisticata. “Con la mia nuova collezione l’intento è stato quello di sovvertire le regole canoniche del mondo bridal, lasciando che le influenze dell’alta moda prendessero il sopravvento”, spiega il giovane stilista.
La collezione di abiti da sposa Andrea Sedici 2020, con i suoi tessuti di pregio e le forme ispirate ai canoni dell’Haute Couture, strizza l’occhio ai nuovi trend che vengono però reinterpretati in chiave più sofisticata: “Ogni abito è stato concepito per lasciare il segno, nella memoria della sposa, quanto in quello dei suoi invitati. Oggigiorno non ci si accontenta più di indossare un abito standard, ma si preferisce qualcosa che abbia carattere, un’identità, con cui distinguersi, e in cui riconoscersi”. La cura per il dettaglio rappresenta, senza dubbio, il fil rouge dell’intera collezione: “Abbiamo utilizzato solo tessuti italiani, per lo più seta pura, impiegata persino per le fodere degli abiti. Tutte le rifiniture sono inoltre state realizzate a mano, in valenciennes e pizzi francesi”.
Abiti dalle proporzioni e armonie molto fluide e raffinate, si caratterizzano per volumi controllati, mai esagerati, e si lasciano sedurre da scolli profondi e trasparenze significative: “Accanto alla tendenza sempre più preponderante del beach wedding, il party continua ad essere un momento molto importante per la sposa. Ed è per questo che abbiamo creato delle composizioni e delle strutture modificabili, come ad esempio abiti costituiti da body e importanti trasparenze, da poter però coprire – in chiesa, in occasione della funzione religiosa – con delle foderine leggere, in chiffon”.
Let’s shining! “Tantissima luminosità nella nuova collezione. Si tratta di un elemento che non può mancare ma, allo stesso tempo, non deve mai essere eccessivo. Gli abiti in bianco seta o declinati nelle nuance dello champagne, vengono arricchiti dalla luce delle paillettes che, dopo aver conquistato le passerelle dell’alta moda, vengono trasposte nel mondo bridal”. Al gran ritorno delle paillettes, segue anche quello della manica: “Si tratta di un concetto importantissimo che, nel corso degli anni, è stato sottovalutato e messo da parte. Invece, in questa collezione, la manica impalpabile e decorata, torna protagonista. Si tratta, infatti, di un elemento che è in grado di impreziosire scenograficamente l’architettura di un abito”, conclude Andrea Sedici.
Per scoprire tutte le novità sulla moda sposa e cerimonia 2020, segui il nostro speciale Milano Bridal Week 2019
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