Le nozze di Tommaso Corsini e Camila Cavalletti, una fiaba moderna a Firenze

Tre giorni e tanta bellezza e amore attorno: le nozze di Tommaso Corsini e Camila Cavalletti sono state un sogno ad occhi aperti.

Ecco il racconto e le foto delle due cerimonie, civile e religiosa, dei party, del ricevimento e dei meravigliosi look degli sposi.
(In cover e nell’articolo, foto di Studio Fotografico Righi)


Una fiaba contemporanea scritta attraverso la tradizione, la condivisione e l’amore di due sposi le cui strade, incrociatesi quasi per caso, erano destinate ad unirsi per sempre.

Il matrimonio di Tommaso Corsini e Camila Cavalletti si è svolto lo scorso aprile a Firenze lungo una tre giorni caratterizzata dall’attenzione della coppia per i loro ospiti e per uno stile che ha saputo fondere la storia delle loro due famiglie, appartenenti entrambe alla nobiltà fiorentina, e le loro personalità davvero uniche.

Messaggio pubblicitario

Nozze Tommaso Corsini e Camila Cavalletti: un amore così grande

Due anni di un amore nato un po’ per caso, un po’ per destino.

Tommaso Corsini e Camila Cavalletti si sono conosciuti il 30 settembre 2022 durante una cena organizzata a casa dai suoi genitori per darle il benvenuto, dato che si era appena trasferita a Firenze.

Messaggio pubblicitario

Tommaso non era sulla lista degli invitati dall’evento, lo era però suo fratello Lorenzo che, per alcune circostanze per nulla previste, decise di portarlo con sé.

Durante la serata, a cui Tommaso arrivò per primo, non si parlarono molto, solo qualche parola scambiata fortuitamente ma che fece scattare la famosa – e rara – scintilla.

Messaggio pubblicitario

Nei giorni a seguire, i contatti si fecero sempre più assidui tanto da rendere evidente il sentimento che stava per nascere tra loro e che li avrebbe resi, non molto tardi, una cosa sola.

Tommaso Corsini e Camila Cavalletti sposi, tre giorni da favola

Un sogno durato tre giorni.

Così è stato il matrimonio di Tommaso e Camila, organizzato tra la casa di famiglia dello sposo, Villa Corsini a Mezzomonte dimora storica di epoca medicea incastonata tra le colline fiorentine e il territorio del Chianti, e la casa di famiglia della sposa, Palazzo Gerini, in pieno centro a Firenze.

Il primo giorno ha avuto luogo la cerimonia civile a cui è seguito un cocktail party.

Il secondo giorno è stata la volta dell’evento di benvenuto agli ospiti e agli amici che, da tutto il mondo, hanno partecipato alle nozze.

Infine, il terzo giorno è stato dedicato alla cerimonia religiosa, presso la Basilica della Santissima Annunziata di Firenze, e al ricevimento nuziale.

Fortemente sentita la scelta di separare le due cerimonie, civile e religiosa, per sottolineare il profondo impegno preso reciprocamente dagli sposi, da un punto di vista legale e da un punto di vista spirituale e di condivisione di valori.

“Quando abbiamo iniziato a organizzare il nostro matrimonio, ci siamo resi conto che sarebbero stati davvero tanti gli ospiti che avremmo voluto fossero presenti. E, per poter passare quanto più tempo possibile con ognuno di loro – raccontano i due sposi -, abbiamo deciso di suddividere i festeggiamenti in più giorni. Inoltre, per mantenere un’atmosfera unica e intima, abbiamo voluto che tutto si svolgesse nelle nostre rispettive case”.

La tre giorni è stata interamente organizzata dalla Corsini.Events Group, agenzia di organizzazione di grandi eventi, fondata e diretta dallo stesso Tommaso.

Dalla cerimonia civile al cocktail party, il racconto del primo Sì

La cerimonia civile è stata celebrata nella Sala Rossa di Palazzo Vecchio, a cui sono seguiti un pranzo presso il Circolo dell’Unione di Firenze e un cocktail serale a Villa Corsini.

Il menù a buffet, curato da Guido Guidi Catering, ha seguito la tradizione toscana offrendo agli ospiti la possibilità di degustare: prosciutti e salumi regionali, formaggi della fattoria di Corzano e Paterno, crespelle alla fiorentina, peposo all’imprunetina, timballi di riso, baccalà alla livornese, zuccotto alla fiorentina e pralineria di cioccolato.

I vini e lo spumante abbinati appartenevano alla cantina Principe Corsini.

Il tema sviluppato, sia durante il primo che il secondo giorno, è stata la Primavera riconoscibile nelle composizioni floreali dalle forme scultoree di Simone Bertini e nella mise en place realizzata in colorazioni pastello con un focus particolare sulla collezione Oriente di Richard Ginori e sui dettagli in argento cordonato.

Scenografici, poi, la ricostruzione dei giardini all’italiana all’interno di Villa Corsini, che ha creato un continuum tra gli interni ed gli esterni, e il video-mapping con light design di Alma Project che hanno trasformato la location in un luogo fiabesco.

La serata si è conclusa con i fuochi d’artificio della Pirotecnica Soldi, indicando il passaggio alla seconda parte della festa in compagnia della Daisy’s band che si è esibita con brani jazz e rock italiani e internazionali.

A cantare è stato anche lo sposo che, durante il secondo party e rispettando la tradizione costaricana della mamma di Camila, ha intonato una serenata la sera prima del matrimonio.

La cerimonia religiosa tra spiritualità e raffinatezza

Il terzo giorno è iniziato con la cerimonia religiosa presso la Basilica della Santissima Annunziata, conosciuta come il più importante santuario mariano di Firenze.

“Tutta la preparazione della cerimonia ha dimostrato quanto, per noi, fosse il vero punto focale di tutti e tre i giorni. Perché è, proprio attraverso il rito religioso – dicono Tommaso e Camila – che le nostre anime si sono effettivamente unite in un solo nuovo nucleo”.

Attenta, infatti, è stata la scelta delle letture e dei brani liturgici eseguiti durante la cerimonia dall’orchestra di 54 elementi di Alma Project.

Per il rito, presieduto dall’abate di San Miniato al Monte e teologo Padre Bernardo Gianni, sono stati utilizzati i paramenti settecenteschi della famiglia della sposa e il calice donato alla Basilica da Papa Clemente XII (Lorenzo Corsini) nel 1730 in segno di gratitudine alla Madonna per la sua ascesa al soglio pontificio.

L’allestimento floreale della cerimonia ha seguito uno stile sobrio Total White con composizioni di rose, ortensie e gypsophila disposte lungo la navata centrale e sull’altare maggiore, focalizzando l’attenzione sul ciborio argenteo.

Proprio per l’occasione, le famiglie Corsini e Cavalletti hanno finanziato il restauro del ciborio, la più grande scultura in argento di Firenze, realizzata nel 1600 da Ferdinando II de Medici e restaurata l’ultima volta a metà dell’800.

Il restauro, durato 4 mesi, è stato completato il giorno prima del Sì ed inaugurato proprio con il matrimonio di Tommaso e Camila.

Il rito si è concluso con un gesto d’amore che richiama alla storia dei Corsini: i due sposi hanno indossato, infatti, l’anello della famiglia rappresentante lo stemma scelto da Tommaso per il suo ramo familiare.

Il ricevimento nuziale a Palazzo Gerini, ispirazione barocca

È stato Palazzo Gerini, dimora storica della famiglia della sposa, ad ospitare il ricevimento di nozze, secondo la tradizione.

Tema e stile della cena del matrimonio hanno rispettato lo stile barocco del palazzo dalla palette, ispirata alle pitture fiamminghe en pendant con i saloni affrescati, alla selezione floreale.

Per l’occasione, il fiorista romano Adriano Ceccotti, ha scelto tipologie floreali che potessero dialogare con i colori e le strutture della location realizzando composizioni di rose, gigli, delphinium, ortensie, rose Austin, publerum, trinity, ranuncoli e lisianthus.

Anche la mise en place è stata progettata nel rispetto del luogo ed è stato così che i candelabri della famiglia Cavalletti, restaurati per il grande evento, hanno decorato i tavoli e il buffet del ricevimento.

Gourmet il menù firmato da Galateo Ricevimenti aperto da un aperitivo di fritti e canapé, abbinato allo spumante Leonia dei Frescobaldi. La cena, servita a pirofila in perfetto stile nobiliare, ha deliziato i palati dei 500 invitati con piatti legati al territorio.

Stupefacente, infine, la torta nuziale: una Sacher al cioccolato con marmellata di albicocche all’interno e una decorazione di lamponi freschi sopra, dal diametro di 140 centimetri.

Sax e drums hanno accompagnato la cena, seguita dal party anni ‘90 a cui ha dato inizio il primo ballo degli sposi sulle note “Your Song” di Elton John.

Gli abiti di Camila, splendore firmato Sofia Provera e Luisa Beccaria

Due gli splendidi abiti da sposa indossati da Camila.

Il primo, scelto per il cocktail party, è stato disegnato e realizzato da Sofia Provera ispirandosi al tema della primavera.

Scivolato e in nuance che variano dallo champagne al rosa pesca, presentava un busto con fiori che scendevano in piccoli dettagli ramage sulla gonna scivolata e dai riflessi sparkling.

Il look è stato completato da una cappa abbinata e da un cerchietto floreale.

Sobrio e raffinato lo stile scelto dalla sposa per il giorno del matrimonio. Fin dall’abito, creato appositamente per lei da Luisa Beccaria.

“Ho sempre desiderato che fosse Luisa Beccaria a creare il mio abito da sposa, non solo perché è un’amica di famiglia ma anche perché è la designer che, con il suo stile romantico, sapevo avrebbe trasformato il mio sogno in realtà. Luisa e sua figlia Lucilla – racconta Camila Cavalletti – mi hanno accompagnato in questo magnifico viaggio, iniziato a settembre 2023. La silhouette e ogni dettaglio sono stati frutto di un lungo lavoro di ricerca”.

L’abito da sposa di Camila presentava un corpetto in pizzo con maniche a tre quarti e scollo quadrato sul davanti e sulla schiena, e una gonna con ricami floreali sulle lunghezze.

All’abito è stato abbinato un velo a cappuccio con strascico in pizzo francese “leggero come una nevicata primaverile. Luisa e Lucilla, con grande amore, – ha concluso la sposa -, hanno creato l’abito da sposa che sognavo”.

Proprio per questo, Camila non ha voluto fare un cambio d’abito: “Volevo godermi quello che avevo scelto”.

Pochissimi i gioielli indossati dalla sposa e tutti con un significato ben preciso.

“Sì, volevo che l’attenzione fosse tutta rivolta all’abito da sposa, un progetto a cui io e mia madre, che è sempre stata al mio fianco fin dal primo appuntamento, abbiamo dedicato tutte le nostre attenzioni”.

Camila ha indossato l’anello di fidanzamento, disegnato per lei dalla sorella dello sposo, Olga Corsini, direttrice creativa di Chaumet, e tre bracciali: “Uno regalatomi dai miei genitori per la laurea, uno di mio papà e uno di Tommaso”.

La bellezza della semplicità: il Beauty look di Camila

Il Beauty look di Camila ha rispettato il suo stile pulito ed elegante.

La make-up artist Valeriya Beauty ha realizzato per lei un trucco nude leggerissimo.

“Sono sempre stata una ragazza acqua e sapone, non mi trucco mai – spiega la sposa -. Sapevo che Valeriya, una bravissima make-up artist di Firenze che conoscevo già, avrebbe rispettato il mio desiderio senza appesantirmi con un trucco troppo elaborato”.

Allo stesso modo l’acconciatura: un raccolto semplice decorato con fiori in pizzo, realizzati da Gallia e Peter di Milano.

E a proposito di fiori, a progettare il bouquet da sposa di Camila è stato lo stesso Tommaso il quale, con la sua decennale esperienza nel settore dei grandi eventi, ha saputo scegliere con attenzione ognuna delle tipologie floreali che lo avrebbero composto.

“Volevo che il bouquet fosse, allo stesso tempo, semplice ed elaborato – dice -. Ogni fiore scelto aveva un significato: le peonie come simbolo di amore e di onore, i valori fondamentali su cui fondiamo la nostra vita insieme; i garofani che rappresentano la nobiltà d’animo; i lilla che simboleggiano bellezza e naturalezza; infine la gypsophila che, insieme all’edera, è simbolo purezza, leggerezza e fedeltà, alla base di una vita matrimoniale felice”.

Gli abiti e gli accessori di Tommaso Corsini, puro charme

Classica raffinatezza anche per la scelta degli abiti da sposo di Tommaso Corsini, realizzati per lui dalla Sartoria Vanni di Firenze e tutti con il ricamo della data in cui sono stati indossati.

Per il cocktail party, lo sposo ha indossato uno smoking doppiopetto con revers a lancia, completato da papillon e pochette a contrasto.

Sobrietà con un pizzico di originalità è stata la parola d’ordine dell’abito del matrimonio: un tight grigio scuro a cui è stato abbinato un plastron nella stessa tonalità di blu cobalto del gilet doppiopetto con collo sciallato.

Lo sposo ha completato il suo look con accessori della sua collezione privata, dai gemelli agli orologi alle penne.


Leggi anche:

Cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Comments Yet.

Previous
Alessandra Rinaudo e Nicole Cavallo tornano alla moda sposa con Nicea Lab ed Aerenica Bridal
Le nozze di Tommaso Corsini e Camila Cavalletti, una fiaba moderna a Firenze