E cambieremo il mondo, ogni volta che vuoi.
E fermeremo il mondo, ogni volta che vuoi.
Mentre comincio a scrivere questo editoriale, che non ti nascondo avere ogni volta un certo peso specifico per me, mi torna alla mente questa strofa del sempre splendido Pino Daniele. Sarà che io sono cresciuta a pane e cantautorato italiano, sarà che questo mondo ha bisogno, ora più che mai, di poesia. E di amore.
E proprio di amore parliamo anche in questo nuovo numero di Sposi Magazine. Un amore che è una bolla, che rifugge dalle logiche del tempo e dello spazio. Un amore che, quando alle logiche del tempo e dello spazio deve piegarsi, arriva come un soffio d’aria pulita. Un amore che salva, che ci salva.
Sì, perché quest’idea che in due il mondo si può ora mettere in pausa ora cambiare è davvero bella. E potente.
Ed ho avuto la sensazione che sia davvero così guardando le centinaia di foto di coppie di neo sposi che abbiamo ricevuto in redazione: donne e uomini, donne e donne, uomini e uomini che nel loro amore ci credono, lo rivendicano, lo vivono anche scardinando le logiche a cui la società (con le sue sovrastrutture) ci ha – erroneamente – abituati: matrimoni sempre più “scompigliati”, dove a trionfare è la voglia di allegria e di festa; cerimonie intime, ma nel vero senso della parola, perché raccontano in ogni dettaglio la coppia e il legame che c’è.
Cambia il mondo, cambia il matrimonio, ma l’amore no (e qui i più esperti ci sapranno leggere un altro passaggio musicale). Quello, anzi, si fa più potente.
E non è un’idea troppo onirica o una visione troppo romantica la mia, se questo stai pensando. Vuoi perché i tanti anni in Cronaca mi hanno abituata ad essere realista e con i piedi per terra, vuoi perché sono un Capricorno nel Dna, riflessiva e con una forte dose di autocontrollo.
Più semplicemente, però, credo che ognuno nel proprio piccolo possa impegnarsi per essere felice; possa lanciarsi in voli senza paracadute, ma sempre inseguendo un obiettivo; possa essere riprova che il mondo è fatto anche e soprattutto di brava gente; possa rivendicare il diritto di ballare sul mondo (chi la canta questa?) come gli pare, senza sovrastrutture né limiti che niente e nessuno può e deve azzardarsi a porre. E cosa può permetterci di riuscire in tutto questo se non la potenza della lirica d’amore? Giusto per chiosare citando un altro gigante della musica italiana…
Al mondo che vogliamo.
A tutto l’amore che abbiamo.
Paola
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