di Chiara Lizio
Seduzione e charme. Perché anche sotto l’abito, la sposa deve stupire. E l’intimo diventa importante tanto quanto il vestito. Sottovesti di seta sexy come quelle indossate da Kim Basinger in «Nove settimane e mezzo», reggicalze e corpetti di ispirazione vintage che rievocano quelli sfoggiati dalla divina nostrana Sofia Loren in «Divorzio all’Italiana». Protagonista della stagione il bustier, che torna di gran moda con modelli moderni dal gusto rétro.
La maison La Perla punta sul modello «Deco» lavorato a soutache e sul più provocante «Shape Allure» con inserti in pizzo. Ma il pezzo più usato dal marchio di intimo resta senza dubbio il reggicalze, reso ancora più sensuale da bottoni in oro e diamanti. Spazio, poi, alle camicie da notte con dettagli in neoprene, ultima trovata nel campo dell’intimo.
La sposa, però, si fa maliziosa quando sceglie babydoll in tulle e satin, in una gamma di colori che spazia dal bianco candido al più aggressivo nero, impreziositi da perle, diamanti, nastri in raso. Non mancano completi di corpetti e gonna (con velo annesso) e giarrettiere regolabili e removibili. E ancora, babydoll con trame sofisticate, ricoperti di paillettes scintillanti e strass sul lato schiena, o camicie da notte stile «kimono» – proprio come una Geisha giapponese – interamente in pizzo e lunghe fino a metà coscia, magari con l’aggiunta di cravatta in raso.
In alternativa, si può scegliere una lingerie che punta su trasparenze e tessuti elastici, ma sempre ad alto tasso di seduzione: dai body ai completi, fino alle sottovesti o vestaglie, spesso vince il nero.
Capi basic che sfumano sui toni del bianco candido, arricchiti da lavorazioni in pizzo, contraddistinguono la linea «J’adore» di Yamamay. Femminile ed elegante, infine, la capsule collection di intimo di Blanc Mariclò: tessuti romantici come il pizzo e moderni come il jersey, ma anche in cotone, tulle, modal e crochet. I colori sono neutri e delicati con grigi leggeri e il bianco cangiante nei rasi, puro nei pizzi e nel tulle.