Pronovias e Nicole Milano presentano “Second Life”, un progetto di moda sostenibile, che ridà una seconda vita agli abiti da sposa.
Quante donne, una volta riposto l’abito da sposa nell’armadio il giorno dopo le nozze, hanno detto: “Peccato, non poterlo indossare un’altra volta”! Sicuramente tantissime.
Il Gruppo Pronovias, leader mondiale nel settore Bridal Luxury, ha pensato bene di dare una “seconda possibilità” agli abiti da sposa.
Nasce così il progetto “Second Life”, che vede insieme Pronovias e Nicole Milano.
Un’iniziativa di moda circolare che dà la possibilità di trasformare l’abito dopo le nozze, così da poterlo indossare anche in altre occasioni speciali.
Per esempio, per un party, una cena di gala o, perchè no, per il primo anniversario di matrimonio.
Second Life, come ridare una seconda vita all’abito da sposa
Il progetto consiste in una collezione di 70 abiti da sposa, ognuno dei quali ha una specifica proposta di trasformazione ridisegnata da Alessandra Rinaudo, Chief Creative Director di Pronovias, e Nicole Cavallo, Creative Director di Nicole Milano.
Le spose che sceglieranno uno dei modelli “Second Life” potranno riportare l’abito in atelier dopo il matrimonio e chiederne la trasformazione sartoriale gratuitamente.
Accorciamento della lunghezza, eliminazione delle maniche oppure l’aggiunta di cinture, spalline e fasce. Insomma il vestito avrà un look completamente diverso.
I modelli ridisegnati dai due brand sono ispirati a quattro stili diversi: romantico, country-boho, elegante e party.
Sui social il progetto è stato rilanciato da sette influencers di fama internazionale, che sui loro profili suggeriscono i migliori abbinamenti per un total look dopo la trasformazione dell’abito.
Sono Arianna Cirrincione e Cristina Musacchio in Italia, Iera González in Spagna, Julia Mateian e Alexandra Zimny in Francia, Julia Friedman in USA e Iga Wysocka nel Regno Unito.
Pronovias e Nicole Milano insieme per la moda circolare e sostenibile
Un’iniziativa, quella di Pronovias e Nicole Milano, che piacerà di certo alle future spose, che potranno continuare a indossare il loro abito dei sogni. Ma non è l’unico obiettivo.
Second Life è soprattutto un innovativo progetto di sostenibilità basato sul concetto di “moda circolare”, ossia di trasformazione, riciclo e riutilizzo dei capi.
Un approccio finora poco diffuso nell’industria della Moda Sposa. Prossimo passo dei due brand sarà quello di aumentare il numero dei capi della collezione.
“La moda sposa non è propriamente nota per la circolarità del suo prodotto. Per questo il progetto Second Life rappresenta una vera e propria innovazione nel mercato”, commenta Amandine Ohayon, CEO di Pronovias Group.
“Speriamo – aggiunge – che questo possa spronare tutto il settore verso migliori standard di sostenibilità. Questa trasformazione del mercato è vitale per il futuro della nostra industria e per l’eredità che vogliamo lasciare”.
“Questo è un progetto davvero innovativo a cui tengo molto. È la concretizzazione del nostro impegno a sostegno di una moda sempre più sostenibile e consapevole”, spiega Alessandra Rinaudo.
“Vedere un abito che abbiamo realizzato con passione entrare a far parte del guardaroba quotidiano di una donna mi rende molto felice”, conclude.
“Penso che Second Life rappresenti una novità assoluta che combina al meglio i desideri delle spose di oggi. Essere alla moda e farlo in un modo sempre più sostenibile” sottolinea Nicole Cavallo.
Moda Sposa sostenibile, l’impegno di Pronovias Group
Oltre che in Second Life, Pronovias Group è impegnata in altre iniziative di promozione della sostenibilità nell’industria della Moda Sposa.
Un argomento su cui il gruppo sta puntando parecchio. Ecco gli altri progetti:
- #WeDoEco: ogni brand del Gruppo propone una scelta di abiti realizzati con tessuti e materiali ecologici al 100%, riducendo notevolmente le emissioni di carbonio.
- #MyDressxHerFuture con cui Pronovias sostiene Brides do Good in Europa e Brides for a Cause negli Stati Uniti, due organizzazioni non-profit che si occupano di donne in situazioni di difficoltà. Attraverso questo progetto la sposa può donare il suo abito che verrà rivenduto dalle associazioni a supporto dei progetti di sostegno.
- Fa parte del Programma Global Compact delle Nazioni Unite, unendosi a gruppi del lusso come LVMH e Kering. Si tratta di un movimento basato sul business responsabile in termini di diritti umani, lavoro, impatto sociale, ambiente e pratiche anticorruzione.
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