Carlo Pignatelli e Iulm insieme per un nuovo progetto a sostegno delle nuove generazioni. A partire dal 9 aprile, la storica casa di moda coinvolgerà gli studenti universitari in una serie di attività volte alla formazione dello sviluppo professionale.
Per lo studente migliore, in palio uno stage in azienda dalla durata di 3 mesi.
Un’importante occasione formativa per gli studenti dell’Università IULM, polo italiano di eccellenza per la formazione nei settori di Comunicazione, Lingue, Turismo e valorizzazione dei Beni culturali. La maison di alta moda Carlo Pignatelli è al centro, infatti, di un nuovo progetto che mette in palio un prestigioso stage in azienda per l’allievo più meritevole e talentuoso.
A partire dal prossimo 9 aprile, il Brand coinvolgerà gli studenti del corso di Comunicazione della moda e del design in un’esercitazione: i partecipanti al corso dovranno preparare un piano per il lancio della nuova collezione maschile Carlo Pignatelli Cerimonia. L’iniziativa farà parte del programma d’esame.
Carlo Pignatelli e Iulm, uno stage nella storica maison allo studente più meritevole
A coordinare i lavori e a seguire gli studenti in questa interessante attività sarà il docente Eugenio Gallavotti. Tra i materiali prodotti dai gruppi di lavoro saranno selezionati i migliori e, in un secondo momento, la maison sceglierà l’allieva o allievo più meritevole. Lo studente prescelto avrà quindi diritto a uno stage di tre mesi presso l’azienda Carlo Pignatelli.
Si tratta di una preziosa opportunità lavorativa e di formazione che arriva in un momento molto difficile per il settore della moda.
Made in Italy, trasmettere le competenze per favorire la continuità
La maison tiene molto a questo programma di mentorship, che le permetterà di interagire attivamente con gli studenti favorendone lo sviluppo professionale.
“Dobbiamo continuare a rendere fruibile la cultura del savoir faire Made in Italy alle nuove generazioni e trasmetterne i valori connotanti per garantire la continuità”, dichiara lo stilista Carlo Pignatelli. “Nello stesso tempo, è fondamentale per noi l’apporto dei giovani che, essendo digitally-born, vedono le cose in maniera diversa e rappresentano ciò che sarà il domani”.
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