La professionista ci svela i segreti di questa figura che, ormai, spopola anche in Italia. E sugli stili per il matrimonio, anticipa: “Dalla moquette alle luci, tante nuove idee”
di Paola Pizzo
(In copertina foto fornita da Roberta Torresan)
Travolgente, come la torta di mele che ha mangiucchiato tra una domanda e l’altra. E a cui nessuno saprebbe mai dire di no.
Professionista preparata e con le idee ben chiare sul settore del Matrimonio, tra necessità e nuove tendenze, pochi giorni fa la wedding planner e designer Roberta Torresan è venuta “A colazione con Sposi Magazine”.
Roberta Torresan “A colazione con Sposi Magazine”
Sedute ad uno dei tavoli di Bioesserì (vero angolo di gusto nel cuore di Palermo), tra crostate e biscotti sfornati pochi minuti prima e a suon di fumanti caffè, questa vulcanica imprenditrice-madre-moglie si è raccontata a tutto tondo, sempre con il sorriso sulle labbra, rilasciandomi una delle interviste più divertenti che abbia mai realizzato. Perché Roberta fa parte di quelle Donne “contagiose”, per carisma, energia e voglia di fare. Insieme, però.
Cosa fa un wedding planner? Un dubbio di tanti
Approfitto della tua presenza qui per fugare un dubbio che hanno in molti: cosa fa un wedding planner?
«Lo dice la parola stessa: organizza e pianifica un evento, ma ne è anche il regista. Ciò significa che il suo compito è di aiutare gli sposi, accompagnandoli dalla selezione dei fornitori fino al giorno del matrimonio, dove avrà cura di coordinare l’evento e dare un supporto emotivo alla sposa».
Esistono, però, anche figure “affini” ma diverse, come i wedding designer. Qual è la differenza?
«Come nel mio caso, io sono anche wedding designer. In questo caso, significa farsi carico anche della progettazione evento. Dopo aver studiato con gli sposi le loro aspettative, i sogni e gusti, cerchiamo di metterli su carta e progettarli, per poi realizzarli avvalendoci di specialisti del settore».
Dalla moquette agli addobbi per le sedie: ecco le nuove idee per il matrimonio 2017
La stagione dei Matrimoni 2017 è finalmente arrivata: cosa dobbiamo aspettarci?
«Mi aspetto – e spero sia così – una maggiore trasformazione dell’ambiente, ossia una scenografia più accentuata. Lavoro prevalentemente a Roma e, come altrove, le location si ripetono e il rischio che corrono gli ospiti, tornando nello stesso luogo seppur per matrimoni diversi, è di avere la percezione che la scenografia sia la stessa. Dunque, anche i matrimoni. Perciò, l’obiettivo è di trasformare sempre più l’ambiente, dare ad un stesso contenitore un tono e una forma diversi».
E in fatto di stili, ci sono «new entry»?
«Quest’anno è stato bello vedere i nuovi cataloghi e partecipare alle fiere: ci stiamo avvicinando sempre di più, infatti, allo stile che è già ben consolidato in America e che implica un’estrema cura del dettaglio e la trasformazione dell’ambiente di cui dicevo prima. Quindi, arriva la moquette per il pavimento, c’è massima attenzione alle luci in sala, alla mise-en-place e al decoro della tavola, pure alle sedie. Insomma, anche l’Italia si sta affacciando a questo modo di fare Wedding ed è fonte di nuovi spunti e stimoli».
In questo periodo sono molte le future spose alle prese con i preparativi del proprio matrimonio. Così, di getto, quale consiglio ti senti di dar loro?
«Prima di tutto, di viversi il sogno. Durante tutta la parte dell’organizzazione – che sia fatta con un wedding planner o la mamma o la zia – non fatevi prendere dall’ansia e dal panico e, tantomeno, dovete perdere l’entusiasmo! È il giorno più importante della vita, un’unica giornata che va vissuta completamente. Dunque, anche l’organizzazione deve risultare bella e piacevole».
Come scegliere i fornitori? “Devono essere professionali e discreti”
A proposito di organizzazione, facciamo un passo indietro: Roberta Torresan come sceglie i propri fornitori?
«Di anno in anno il mio staff ed io cerchiamo di rinnovarci, anche per dare un segnale a chi ci segue: puntiamo a creare allestimenti e scenografie sempre nuovi, diversi gli uni dagli altri. Il fornitore deve essere prima di tutto professionale; una persona discreta anche sull’evento, visto che né lui né io siamo i protagonisti, ma lo sono solo e soltanto gli sposi. Chiaramente, in base al settore in cui operano i fornitori, cambiano anche le loro caratteristiche e peculiarità».
Al via il corso di aggiornamento per i wedding planner organizzato da Roberta Torresan
L’ultima domanda la riservo all’evento formativo che ti terrà impegnata, dal 3 al 9 aprile, nel cuore della Toscana: «Wedding Training Experience». Ce ne parli?
«E’ una vera e propria esperienza formativa, ragione per cui abbiamo fatto la scelta di lavorare con la scuola di formazione Centeus: vogliamo offrire un corso di alto livello, rivolto a professionisti già introdotti nel settore, che vi lavorano già. E sarà “experience” (esperienza, ndr) perché, con i partecipanti, trascorreremo una settimana tutti insieme in un borgo toscano, tra momenti di team building, formazione, divertimento e condivisione».
Trovo parecchio interessante il programma: dalla psicologia ai social media, si toccano argomenti svariati e magari inaspettati…
«Come sostengo sempre e ripeto nei miei corsi, il wedding planner non è colui o colei che fa i fiocchetti. Il nostro è anche, se non prevalentemente, un mestiere di numeri: le strategie di marketing, la vendita, l’azienda stessa sono numeri; e chi decide di lavorare in proprio deve possedere delle conoscenze senza le quali l’azienda non può sopravvivere. Insegneremo, però, anche leadership, per imparare a gestire lo staff composto dal gruppo di lavoro interno e da quello esterno. E lo faremo con l’ausilio di una psicologa, perché nella nostra professione siamo chiamati a confrontarci con personalità diverse».